Carreggiata allargata: perché la tenuta in curva aumenta?

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6 risposte

  1. filippo gallo ha detto:

    Ciao Manuel, potresti spiegarmi come la variazione della carreggiata su un solo asse influisca su sottosterzo/sovrasterzo?

    • Manuel83 ha detto:

      Certamente. Come puoi vedere dalla fig. 6, l’andamento della forza laterale Fy rispetto al carico verticale Fz non è lineare. Ad esempio, se raddoppio il carico verticale su uno pneumatico, la forza laterale che esso è in grado di sviluppare aumenta, ma non arriva a raddoppiare.
      Quando entri in curva si ha un trasferimento di carico verso le ruote esterne alla curva: a causa della suddetta non linearità di Fy rispetto a Fz, ciò dà luogo ad una certa perdita nella capacità di sviluppare forze laterali (per questo, il valore Fy1 di fig. 6 è più basso di Fy0). Per questo motivo, se riduci il trasferimento di carico su un asse, riduci la deriva di quell’asse, a parità di altre condizioni.
      Faccio un esempio. Se sterzi a sinistra, le ruote di sinistra perdono una parte di carico verticale che va a sovraccaricare le ruote di destra. Il carico verticale trasferito da destra a sinistra, in parte va verso lo pneumatico anteriore destro e in parte verso il posteriore destro. La ripartizione del carico tra pneumatico anteriore destro e posteriore destro dipende, in larga parte, da:
      – posizione del baricentro rispetto agli assi (più il baricentro è vicino all’asse anteriore, maggiore è il trasferimento di carico sull’asse anteriore),
      – rigidezza al rollio degli assi (il trasferimento di carico è maggiore sull’asse più rigido al rollio),
      – altezza dei centri di rollio degli assi,
      – carreggiata.
      Per quanto riguarda la carreggiata, se aumenti la distanza tra le ruote di uno stesso asse, il trasferimento di carico su quell’asse diminuisce perché le ruote hanno un braccio maggiore a disposizione per contrastarlo. In parole povere, per quanto detto sopra, la diminuzione del trasferimento di carico consente agli pneumatici di “lavorare meglio” e derivare meno. Se fai derivare meno l’avantreno riduci il sottosterzo, mentre se fai derivare meno il retrotreno riduci il sovrasterzo.
      Spero di aver chiarito un pò meglio la questione.

      • Federico P. ha detto:

        Salve, mi ricollego alla domanda sopra.
        Perchè, allora, le vetture sportive a trazione posteriore (tipo Bmw M, Porsche ecc.) hanno la carreggiata posteriore sensibilmente più larga rispetto l’avantreno? Si vuole per caso compensare l’eccessivo sovrasterzo che si potrebbe generare?
        Grazie

        • Manuel83 ha detto:

          Salve Federico,
          Sì. A parità di altre condizioni, allargando la carreggiata posteriore ne riduci la deriva e quindi contieni la tendenza al sovrasterzo della vettura. Ovviamente, soprattutto su certe tipologie di veicoli, una carreggiata più larga è anche la naturale conseguenza di altre scelte progettuali a livello di pneumatici, sospensioni, ecc.

  2. Fabrizio ha detto:

    Il diagramma delle forze rosse è sbagliato, infatti non esiste nessuna forza vincolare che traziona anziché spingere (A meno che la gomma non sia agganciata all’asfalto con dei chiodi) riferita alla ruota interna. Se poi si mette in mezzo il rollio della macchina che quindi rollando provoca in escursione dell’ammortizzatore che allungandosi produce meno spinta alla gomma sul terreno… è un altro discorso.

    • Manuel83 ha detto:

      Buongiorno Fabrizio.
      Il diagramma è corretto. Le forze rosse non sono reazioni vincolari, ma rappresentano la porzione di carico ΔFz che viene sottratta dalla ruota interna ed aggiunta a quella esterna alla curva. Infatti, se guardi bene la fig. 3, in corrispondenza delle frecce a strisce rosse e verdi ho scritto Fz+ΔFz sulla ruota esterna e Fz-ΔFz su quella interna, colorando le frecce in quel modo perché sono il risultato della differenza tra le frecce verdi (reazioni vincolari terreno-pneumatico in condizioni statiche) e quelle rosse (carico trasferito in curva). Le frecce a strisce rosse e verdi sono quindi le reazioni vincolari in curva, le quali, come giustamente hai detto, “spingono” lo pneumatico e non lo “trazionano”.

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